mercoledì 3 gennaio 2018

Feud: Bette e Joan: la nostra recensione della prima puntata




Bette Davis (Susan Sarandon) e Joan Crawford (Jessica Lange), due dive che nel 1962 erano già avviate su quel Viale del tramonto raccontato da Billy Wilder con un grande William Holden e una gigantesca Gloria Swanson. A chi si proponevano solo ruoli di anziana o madre di qualche stella più giovane, a chi per lavorare in teatro davano solo un paio di battute, lo splendore di Hollywood era per entrambe cosa passata e le due ci godevano, delle sfighe capitate alla carriera dell'altra. Erano troppo grandi per occupare un solo schermo e quando una era in sala con un film l'altra aveva di fatto una sala in meno su cui risplendere. Era inaccettabile, ma alla fine stava importando solo a loro due mentre il mondo guardava tutto da un'altra parte. Bette e Joan erano sole in questo odio reciproco e spesso dall'odio nascono cose inaspettate. 
Così capita che a Joan Crawford finisca tra le mani, pescato a caso dalla sua colf tra una pila di romanzi con in copertina una donna trovati in una libreria, un horror: Che fine ha fatto baby Jane?
La storia parla di due sorelle. Una, Jane, da piccola era un'ugola d'oro e bambina prodigio così famosa che sono arrivati a creare una bambola con le sue fattezze, una "Baby Jane", ma con il tempo era caduta in disgrazia, era diventata supponente e viziata e nessuno l'aveva più chiamata per cantare o recitare e si era attaccata all'alcol ed era diventata acidissima. L'altra, Blanche, era esplosa come attrice mentre la prima era in disgrazia e si era sempre prodigata per fare in modo che i produttori scritturassero anche la disgraziata sorella. Poi Blanche si era fratturata la schiena, carriera finita e affidata alle cure della sorella, con il tempo sempre più inacidita. Pare inoltre che l'incidente potesse essere stato architettato dalla stessa Jane. Il racconto poi acquista tinte più fosche e surreali.
Joan Crawford, a 58 anni, vuole interpretare la parte di Blanche, la sorella più giovane e sfortunata, ma ha già trovato l'attrice perfetta per quella pazza psico labile di Jane, la sua decaduta rivale Bette Davis, che all'epoca ha 54 anni. 



La serie parla della lavorazione del film Che fine ha fatto baby Jane? e le due dive in qualche modo finiranno per specchiarsi nei personaggi che interpretano, trasformando il set in un autentico campo di battaglia da conquistare metro per metro, in trincea, a discapito della rivale. La Crawford era stata sposata con Alfred Steele, capo della Pepsi e disseminava il set, le conferenze stampa e ogni dove di distributori e bottigliette di Pepsi, con cui spesso posava. 
Bette Davis per ripicca diventava testimone di Coca Cola, invadendo altro spazio di frigoriferi e bottiglie. 
Bette Davis trovò la parrucca che la Crawford indossava in un film precedente, se la mise in testa per tutto il film truccandosi in modo esagerato proprio per parodiare e dissacrare il precedente ruolo della rivale.

Lotte continue su chi dovesse mettersi a sinistra nelle foto (perché il nome viene citato per prima nelle didascalie allegate), lotte per il camerino, lotte per il compenso, dichiarazioni acide e botte, le botte vere fatte di calci e pugni su di un set che riusciva a raggiungere il massimo realismo possibile nel raccontare l'odio di due sorelle un tempo famose e poi stroncate dalla vita. Il massimo per un horror, genere svecchiato e nobilitato un paio di anni prima da Psycho di Alfred Hitchcock, un vero casino da produrre e da girare però. Soprattutto per il povero regista Robert Aldrich (un sempre amabile Alfred Molina), fresco del disastroso set di Sodoma e Gomorra. Cosa ne è venuto fuori è storia. Ma se ve lo dicessi vi farei spoiler. 

Ryan Murphy ci piace. Dai tempi di Nip/Tuck, che ha reso famoso tra gli altri Peter Dinklage, passando per la serie Glee fino alla spettacolare American Horror Story, che ha portato a una seconda giovinezza artistica proprio Jessica Lange, il regista e sceneggiatore statunitense ha saputo con stile e ispirazione creare dei serial di culto. Feud è la sua nuova miniserie ed è a struttura antologica come American Horror Story. Quest'anno vedremo il "feudo" o meglio "la faida" o "rivalità" tra Joan Crawford e Bette Davis, l'anno prossimo ci aspetta invece la faida tra Carlo di Inghilterra e Diana Spencer (Feud: Diana and Charles). Nel cast è presente un'altra delle star passate di recente per American Horror Story, Kathy Bates, che interpreta la diva del passato Joan Blondell e che tutti ricordiamo anche per un altro horror: Misery non deve morire. La Sarandon e la Lange sono perfette per le parti della Davis e della Crawford. Inaspettatamente e insperatamente la Lange, che di anni ne ha 68, ha ancora le splendide e chilometriche gambe che sfoggiava in King Kong nel 1976 a 27 anni, gambe che riescono a rivaleggiare con le leggendarie gambe che con tanta classe e generosità sovente mostrava la Crawford. Inoltre la Lange era diva fino al midollo già in American Horror Story, dove riusciva sempre a stregare tutta la scena, ad alzare il livello dello show con carisma e mestiere. La Sarandon, che di anni ne ha 71, si sta divertendo a recitare in serie TV e film leggeri come Bad Mom 2, ora nelle sale. Si crea subito una bellissima alchimia tra le due attrici, anche se mancano tutte le implicazioni di odio reale delle originali interpreti di Baby Jane ovviamente. I loro scambi di battute sono cinici e fulminei e dietro la cattiveria forse c'è anche un po' d'amore oltre al rispetto, come immaginiamo ci fosse anche tra la Davis e la Crawford. La Lange fa la acida che schiavizza la sua colf tedesca, la bravissima e rigida al punto da essere comica Jackie Hoffman, (che lei chiama "mamacita" dimostrando di non capire neanche da dove viene, ed è storia vera) e allestisce degli autentici set dove si mette in posa per ricevere a casa i suoi ospiti. Poi c'è una scena stupenda e spassosissima nella prima puntata dove Ryan Murphy parodizza Viale del tramonto: c'è il produttore che va a incontrare la Crawford a casa e vediamo che entra e si trova davanti a una scalinata paro paro a quella di Sunset Boulevard. Lui inizia a salire e la colf lo rimbrotta: "La signora è nel patio!!". Come a dire "Non è che sono così sul viale del tramonto da replicare pure la scena di quel film!!". Da vedere vi assicuro che ha un effetto esilarante ed è solo uno degli easter egg che "chi sa" può apprezzare e godere. La Sarandon replica poi la scena in cui si mette in testa la famosa parrucca della Crawford e si trucca da pazza per poi arrivare così sul set. Lo fa con rabbia tale che pare uno stupro, quasi spaventa (e fa a contrasto molto ridere) ed è una scena meravigliosa, accompagnata in sottofondo dalla musica più Horror della pellicola originale, inquadrata prima di spalle e poi con l'ombra che diventa grande fino a coprire la luce alla Crawford/Lange e alla sua inseparabile Pepsi. La prima puntata è tutta così, un lento corteggiamento/ battaglia tra le due star, puntellato di scene già iconiche. Ci è piaciuta come ci è piaciuto tutto il cast. Feud parte decisamente bene e vi consigliamo di guardarlo su Mediaset Premium, che a corollario metterà in onda anche il film originale Che fine ha fatto Baby Jane?. A noi è piaciuto. Voi fatecelo sapere. 
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