venerdì 4 dicembre 2015

Nausicaa della valle del vento

Considerazione post visione con il nuovo adattamento "cannarsiano"


Come ampiamente anticipatovi e pubblicizzato da noi con il banner, Nausicaa (di cui abbiamo parlato già qui link) è finalmente giunto nelle sale italiche, presentato come evento speciale nel circuito The Space. E pur con tutti i suoi annetti, c'è da dire che la pellicola-capolavoro di Miyazaki si trova davvero ancora in splendida forma dal punto di vista della qualità dell'immagine e del sonoro. La curiosità non mancava però per tutti coloro che hanno letto Nausicaa negli anni o spolverato periodicamente la VHS con la versione Rai presentata da Frizzi. Il nuovo adattamento di Gualtiero Cannarsi, tanto favoleggiato negli anni è ora davanti alle nostre orecchie.
I gusci di mostro - tarlo sono diventati "eluvie". E con questo ci metto un bel errata corrige al vecchio post (qui sempre il link) in cui avevo confuso il termine con l'oscuro e probabilmente inesistente "evulve". Chiedo venia, mi sto rincoglionendo. E in effetti la sfumatura è diversa da "guscio". Sono "eluvie" i depositi residui di suolo, polvere o particelle di roccia prodotti dal vento. Più che una parte del mostro mi appare quindi come una specie di sporco che ha sulla corazza. Io avevo sempre capito che fossero tipo gli occhi e forse ho sempre cannato. Ma può essere che ho capito male io, probabilmente l'elusivo vocabolo maledetto non me lo ricordo bene o non l'ho sentito bene. Parimenti pure i mostro-tarli, da millenni di traduzioni confermate tanto in Granata Press che Panini, mi vengono qui lasciati in jappo originale "Ohmu", che tradotto letterale pare una specie di "dio verme", che tradotto letterale italiano pareva una imprecazione da osteria. Io avrei tenuto mosto-tarli, che un suo perché lo avevano. Ma forse era un termine denigratorio per i vermi? In effetti può essere se si passa da "dio" a "mostro"... a Nausicaa stessa non sarebbe piaciuto. Tuttavia da piccino "mostro-tarlo" mi era rimasto scolpito in testa subito,  non era male come "impatto".  Sempre in ragione di una traduzione più esatta, non abbiamo più il "gigante invincibile", che mi diventa "gigante titano" e scompare il nome "ala" per il mezzo volante di Nausicaa, come il rango il suo rango di "cavaliere del vento", soppiantato da "addomesticatrice del vento" ( mi pare). Per traduzioni sempre più appropriate e convincenti, non questiono né polemizzo. Ma quello che mi ha più destabilizzato di tutto è stato sentire chiamare la "giungla tossica" con la nuova traduzione (più fedele): "mare marcio". Di sicuro un'espressione piena di fascino e difficilmente traducibile anche perché questo "mare marcio" è di fatto una giungla verde. Una giungla sotto la quale c'è dell'altro ma sempre una giungla è, se di fatto nessuno sa quello che c'è sotto. Il mitico Lord Yupa mi diventa Onorevole Yuta e "ce la si è fatta" pure a ficcare sul finale il classico cannarsiano "sorellona". In genere comunque devo dire che il lavoro di adattamento e doppiaggio mi sono molto piaciuti. Termini dal gustosi sapore marinaro e guerresco molto ricercati e termini squisitamente tecnici come "miasma" per le emissioni venefiche della giungla, cioè del mare, cioè ci siamo capiti. La ricchezza lessicale del nostro bel vocabolario è sempre omaggiata e in questo specifico caso devo dire che le frasi suonano meno "difficili" di precedenti adattamenti dello studio Ghibli. E' bello che anche questo film Ghibli sia arrivato in Italia in una versione così accurata. Non ne mancano molti all'appello ormai. Ricordiamo che il 19 e 11 novembre koch Media e Yamato Video porteranno nelle sale con un nuovo adattamento, sempre di Gualtiero Cannarsi, Una tomba per le lucciole.  E dopo che tutte le lacrime che avete in corpo saranno esaurite per quello che è uno degli anime più drammatici di sempre in effetti sarà curioso scoprire cosa vedremo. Gli Yamada? The cat's return? Sarà una bella attesa. Con la speranza che in futuro possano arrivare anche opere nuove, di un rinnovato Studio Ghibli che ha passato solo di striscio il momento più brutto della sua vita . Perché uno studio come il Ghibli non può morire. 

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2 commenti:

  1. Interessante sapere le scelte di doppiaggio della Lucky Red.
    Nausicaa purtroppo devo ancora vederlo, ma recentemente ho visto Una tomba per le lucciole/La tomba delle lucciole e mi ha colpito vedere quanto fosse aulico il linguaggio e poi sentire il "fratellone" dire che doveva "pisciare".
    Comunque io di Miyazaki e dello Studio Ghibli ho visto:
    Lupin III Cagliostro (non Ghibli)
    Laputa
    Totoro
    Una tomba per le lucciole
    Kiki consegne a domicilio
    Pom Poko
    Porco Rosso
    Principessa Mononoke
    La città incantata
    Il castello errante di Howl
    Ponyo sulla scogliera
    Arriety

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    by Petralia Alaskana

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  2. Grazie per la visita! L'articolo giaceva in "soffitta" da qualche settimana...sull'adattamento che dire...c'è a chi piace e c'è chi lo odia!

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