giovedì 16 luglio 2015

Humandroid - in uscita il blu-ray il 22 luglio




Prendi Robocop, Corto Circuito, un gruppo strano e triste stile Aqua, ma di Johannesburg e drogati come se non ci fosse un domani, questa la formula di  Neill Blomkamp per sputtanarsi una carriera avviata e farci temere il peggio in vista del prossimi Alien da lui diretto. Alien 5 che sarà immagino con il "5" scritto come "S" cioè come "Aliens" , il secondo, di cui sarebbe seguito diretto.
Ma ne riparleremo di questo Alien 2 e mezzo

Blomkamp ci ha cullato nei nostri sogni più sconci, lo abbiamo paragonato a Paul Verhoeven ed ecco che ti fa il suo "Showgirls". Film controverso, a dire poco, questo Humandroid che in origine si chiamava "Chappie" ossia "bellimbusto", dal nome regalato al robot protagonista dai due fessi - musicisti - attori - simil - Aqua - di - Johannesburg. In pratica più che Robocop o Corto Circuito, Blomkamp voleva (e l'ha fatto, cazzo!!!) girare la sua versione Johannesburgese di Jolly Blu con Max Pezzali. Un sogno che cullava da sempre, da quando voleva che il protagonista di Elysium fosse ninja, il tizio del duo musicale di cui sopra. E la Sony ha bestemmiato in turco per convincerlo ad usare Matt Damon!!! E ninja lo ha pregato di non utilizzarlo, perché recita come Max Pezzali!!!
Ma Blomkamp niente, ha convinto tutti a fare il suo Jolly Blu, mettendo nel cast pure il protagonista di The Millionarie e Hugh Jackman pettinato come un fesso a fare da cattivo. Più Sigurney Weaver che passava per un the e due paste, le ha chiesto un cameo e si è trovata in cartellone.
Naturalmente come tutti i geni Blomkamp fa pure qui cose fichissime con gli effetti speciali, con le citazioni dirette ai classici della sci fi, dove il film non è Jolly Blu ha delle trovare narrative e visive che levati.
Anche lo scenario Johannesburgese post apocalittico (o reale? Ho paura a saperlo) è da sturbo totale. Sembra il set del prossimo videogioco della serie gta di rockstar, lo comprereste a occhi chiusi. Ma che dire poi di Shalto Coopley o comecacchiosichiama? È immenso e bravissimo nell'interpretare il robottino, da una visione nuova e originale delle intelligenze artificiali, qualcosa sulla linea dell'Ultron di Whedon: macchine più umane di navigatori satellitari, un trionfale ritorno al Betty di Rutger Hauer di Blade Runner. Ci piace. Solo che il film è solo marginalmente, purtroppo, questo perché... Perché la trama va così...


A Johannesburg ci sono tre amabili coglionazzi dediti ai furtarelli. Un si chiama America, perché viene dall'America e non dice molto altro. Una è Yolandi, una ninfetta punketta sboccatella tutta peluche, pettinature strane e fascino anoressico che ragiona come una bimba ripetente della seconda asilo. Uno è Ninja, che salcazzo perché si chiama Ninja, un albino gigante anoressico un po' tontolone, mix al negativo tra lo Spud di Trainspottig e Vinnie Jones in un film a caso di Guy Richie. Il classico tizio stupido - molesto - pericoloso fino a che uno non gli da un pugno, da che diventa vigliacco.
La polizia usa i robot, loro tre vogliono rubarne uno per  farlo diventare un gangsta, il tizio di Millionarie vuole creare l'a.i. definitiva ma l'azienda non lo permette, Hugh Jackman pettinato male vuole che il fighetto di Millionarie e i suoi robottino falliscano perché lui ha progettato un robottone chiamato "Alce" stile ed- 209. Ora Jackman vuole usare l'alce, una specie di metal gear brutto, per asfaltare Johannesburg ed eliminare i ghetti perché è pettinato male e pure razzista come il classico cattivo dei film di Blomkamp.
E vuol venderlo alla polizia facendo toppare i robottini dell'altro. Ovviamente uno dei robottini, quello più sfigato,  finisce nelle mani del gruppo sudafricano di Pezzali.
E noi siamo lì. In prima linea. Ad assistere alla recitazione dei musicisti. Se vi stanno di imprinting sul cacchio il film sarà una merda. Se li accettate bonariamente converrete che il protagonista di Taxxi di Besson potrebbe giocarsela ai Golden Globe a confronto.
E in sottofondo troneggia la musica del gruppetto di cui sopra. E il gruppetto di cui sopra indossa le magliette del gruppetto di cui sopra, sempre, marchandisng ufficiale. E blomkamp  è contento. Contento quando Yolandi con la sua vocina da bambina isterica legge le favole a Chappie. Contento quando Ninja fa il bulletto coi deboli. Contento quando America dice di venire dall'America (e in una particolare scena ringrazierete l'Alce di esistere in proposito). Nessuno ha vaghe idee su come si reciti, ripeto, tutto va a vostra simpatia. Io due ghignate me le sono fatte, lo ammetto. E poi il resto del cast, i tecnici e tutto quanto è valido. Ma si ha davvero l'impressione che Blomkamp se voleva incontrare il suo gruppo locale preferito magari poteva invitarli per una birra piuttosto che fare produrre alla Sony un film da 150 milioni. Che a Johannesburg potevano pure fare comodo.


Chiusa parentesi. Giusto due righe. Il film ha i suoi momenti e un finale pure ispirato, geniale e che farà parlare di se per un po'. Gli effetti speciali sono fighi e il robottino protagonista è un amore quando diventa un piccolo bulletto zarro con catenazza dorata. Il film diverte ma lascia un po' con l'amaro in bocca,  la sensazione che Blomkamp non sappia spesso incastrare mega trovate di design o trama con una sceneggiatura sempre a prova di bomba. Qui si cita più o meno velatamente anche la struttura narrativa di District 9, ma non basta, purtroppo, il quadro di insieme è a volte confusionario. Da un nerd amante dei robottini come lui ci aspettiamo comunque ancora grandi cose a ogni modo, rimane uno dei registi più interessanti del panorama attuale. Speriamo però di non vedere Yolandi e Ninja nel prossimo Alien. Con tutta la simpatia e stima del mondo. Speriamo proprio di no. 
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