lunedì 18 maggio 2015

Gigantomachia di Kentaro Miura



Futuro. Il mondo del passato è finito. E' il tempo del mito. Il tempo dei mostri. Il tempo dei giganti.
Nel deserto un uomo coperto da un lungo mantello si muove lento con sulle spalle, in piedi, una ragazza bionda. Una creatura angelica chiamata Prome. Che sotto un vestitino trasparente sembra essere praticamente nuda. La sete è la peggiore delle nemiche, il cibo scarseggia da giorni e il gigante non riesce più a tenere il passo. La ragazza, solennemente, dice che potrebbe sanare i suoi bisogni, con quello che è in grado di produrre il suo corpo. Il gigante declina imbarazzato e incredulo si lancia, felice, in quella che appare, all'improvviso, come un'oasi. Ma che in realtà è solo il capo, mimetizzato, di un mostro minaccioso. Pieno di denti. E ora pure arrabbiato. D'un tratto però, fulminee, figure intabarrate, a cavallo di coleotteri giganti, giungono sul posto. Uccidono con dei dardi il mostro e portano a cospetto del capo del loro popolo la strana coppia di viaggiatori. Legati come dei salami. Il loro villaggio risiede in una specie di fiore del deserto gigantesco, uomini ed insetti vivono in armonia. Il gigante è portato in un'arena, ad affrontare un tizio piuttosto arrabbiato, che lo accusa di essere un invasore. Ma il gigante, che si chiama Delos, non sembra voler ferire il suo avversario, si limita a parare i colpi, incassare. E quando ha studiato a dovere il suo antagonista, si prodiga in uno stile di lotta mai visto, fatto di prese e proiezioni atte ad indebolire l'avversario senza ucciderlo. Uno stile di lotta magico che si chiama wrestling.
Non vi dico troppo per non rovinarvi troppo.


Questa è una storia ambientalista, di wrestling, di giganti e di ragazzine nude che pilotano una specie di essere gigante come ai tempi di Iczer One (per quei sei che lo ricordano... diciamo una specie di "suggestione" alla Jim Mazinger di Violence Jack... per quei sette che lo hanno in mente...). Una storia leggera, divertente, carica di azione, piena di disegni bellissimi, letteralmente "enormi" per dettaglio e cura (vi consiglio la versione da fumetteria, quella da edicola "non rende"), abbastanza scollacciata come si conviene al tipico marchio di fabbrica dell'autore. Quel gigante che corrisponde al nome di Kentaro Miura, l'uomo dietro alla eterna epopea di Berserk.
Il nostro non ce la faceva più, gli occorreva una pausa e così ha messo momentaneamente in stand by la sua saga storica che dedicarsi a questo fresco volume, auto-conclusivo ma con tutte le potenzialità di diventare a sua volta saga. Il disegno di Miura ormai è impressionante, spettacolare e unico. Si è messo in testa di ritrarre un wrestler ed ecco che il nostro eroe si prodiga in prese, submission, proiezioni e catene ben riconoscibili e amate da chiunque segua anche distrattamente queste discipline. Alla faccia di chi dei giganti ci ha fatto un lavoro senza saperli disegnare a dovere, Miura allestisce tavole letteralmente vertiginose, dove le proporzioni delle colossali creature esplodono sotto gli occhi del lettore. Un autentico orgasmo visivo che migliora e si impenna di tavola in tavola.
L'atmosfera è più dalle parti di Nausicaa nella valle del Vento che in quelle di Ken il Guerriero, bello il messaggio dietro al viaggio dei nostri eroi e la relazione con uno stile di lotta come il wrestling (aspetto che non vi rivelo, gustoso), ci sono poi molti riferimenti ai miti greci, come suggerisce il titolo e la combinazione dei nomi dei due personaggi. Prome e Delos hanno un suono molto simile a Prometeus. Sarebbe un peccato se tutto finisse così, ma è stata davvero una bella lettura. La dimostrazione che Miura è un grande e il nostro amore per lui è sempre ben riposto. Nonostante ci faccia costantemente dannare con i ritardi di Berserk (di cui ogni era geologica parliamo..).
Planet Manga, come sopra già menzionato, pubblica di quest'opera (per ora auto-conclusiva) una versione "piccola" da edicola sui 5 euro e una edizione grande formato e carta migliore da fumetteria a 7.50. Vi consiglio al cento per cento quest'ultima. E se la copertina non vi convince o vi sta sulle palle Miura che "perde tempo invece di farmi Berserk", vi invito a sfogliare le pagine dell'opera prima dell'acquisto, soprattutto le tavole della parte finale. Sicuri di voler ancora lasciare il volume dal fumettaro?
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