martedì 20 gennaio 2015

Nymphomaniac Director's cut - versione estesa di 5 ore e passa in dvd e blu ray dal 25 marzo in uscita in Italia

ATTENZIONE:  IN RELAZIONE ALLE TEMATICHE ESPLICITE TRATTATE, PUR A PAROLE, IL CONTENUTO DI QUESTO POST E' INDIRIZZATO A UN PUBBLICO ADULTO

Scopo inizialmente serio-divulgativo del post: Ogni tanto dobbiamo venire incontro alle esigenze del nostro pubblico dal palato più fino così, da buon blog che si ripromette di essere anche utile a livello divulgativo, ecco che ci siamo addentrati nei meandri della rete per scoprire il santo graal delle release date, la data di uscita del tanto atteso integrale polpettone porno pallosissimo e presuntuosissimo film di Lars Von Trier. Perché nella versione estesa saranno presenti gli schizzi corporei, i 69, i rapporti orali e le penetrazioni con l'ausilio di pornoattori integrati sulle immagini degli attori del film con una tecnologia che manco i Transformers di Bay le scene che il pubblico comune, frugale, ingenuo, non erudito del cinema commerciale di massa non poteva capire, apprezzare. Così si è fatta giustizia al profondo messaggio del film, al grido di "poi ci metto la vera fregna, una badilata infinita di fregna!!!" "cultori della settima arte, venite a me", pronunciato da Von Trier più o meno con la convinzione di cui al filmato che segue. 


Ora, il trailer esplicito di questa director's cut non ve lo metto qui, che ci stanno pure i lettori più piccini e impressionabili e non so se poppe qui posso metterne (ma a occhio non credo). A trovarlo lo trovate, e pure i più sensibili e i piccini lo trovano se non mettete il parental control (correte ad aggiornare o vi diventano ciechi! Genitori maldestri!).
Ma ci sentiamo di dire che questa nuova versione ha "le sue ragioni".
A livello di "coerenza con la materia" la versione (anzi, "le versioni") di questo film uscita al cinema non dava "il pepe in più" necessario alla anatomicamente corretta, "idraulica" rappresentazione degli amplessi sessuali come metafora-effetto del complesso dramma interiore-malattia della protagonista. Serviva "verità" e Von Trier già con Idioti e Antichrist, ha fatto uso di pornoattori e double-bodies vari per ricreare scene di sesso che fossero autentiche e non la supercazzola patinata classica americana. Per intenderci quella tipo: attori vestitissimi adagiati sul letto, due primi piani sugli occhi, bacio, inquadratura del caminetto in sottofondo, sale la musica e via in dissolvenza.

Riuscirà a diventarci simpatico?
A livello "completezza dell'opera" se uno (il regista poi) dice che farà uscire una versione più lunga, esplicita e personale a breve (magari con dicitura "eversiva" Director's Cut, che suona un po' tipo: "quegli stronzi dei produttori non volevano farmela fare ma si sbagliavano"), molti spettatori-fruitori aspettano quella e manco vanno nelle sale o prendono il dvd. Roba già successa per le versioni estese del Signore degli Anelli e Lo Hobbit, roba che sta succedendo anche per l'ultimo X-Men: Giorni di un futuro passato con l'edizione estesa più lunga in uscita questa estate (Ma Fox su quest'ultima cosa sta un po' correndo ai ripari, inizia a dire che la nuova versione del film degli X-Men avrà un montaggio e avvenimenti diversi, così da non lasciare che pile del dvd già uscito vadano al macero). Poi se il regista è pazzo come Tarantino quella versione estesa che giura di voler fare magari non la fa mai (ancora si attende Kill Bill esteso, mai uscito, da qualcuno fantasticato come release esclusiva nipponica) e il fan va a recuperare la versione standard un po' con le palle girate dopo anni dall'uscita (sempre io, sempre Kill Bill). Ma Von Trier la versione estesa la fa, la ripresenta ai festival, la lancia in esclusiva su Netfix, ci specula più che può sul "modello signore degli anelli" e con lo stesso criterio. Solo che invece di avere più scene con i nani qui abbiamo più scene con fregna, ma non fa una piega. O almeno non la farebbe, e questo è un mio punto di vista del tutto personale-criticabile, se certi intellettuali che davano contro ai film del mito nazionale Tinto Brass o a quelli di Russ Meyer (colpevoli di una rappresentazione giocosa-gioiosa del sesso) poi andavano a elogiare Il The nel deserto di Bertolucci o Al di là delle nuvole di Antonioni o questo Nymphomaniac.
A livello commerciale pure è una operazione niente male. Mandi in sala prima metà di un film, poi mandi in sala la seconda metà, poi metti in home video la prima metà, poi la seconda. Poi rimandi al cinema-festival la versione estesa della prima parte, poi rimandi ai cinema-festival la versione estesa della seconda parte, poi vendi le estese in home video insieme. Attenzione! La data del 25 marzo mi pare sia relativa a entrambe le parti della pellicola estese in unico cofanetto... ma non si sa mai. E il fan duro e puro vuole vedere e sperimentare tutti i montaggi diversi, su piccolo e grande schermo. Niente male per un regista che schifa il cinema commerciale americano e cita (anche in questa pellicola) il cinema di Tarkovskij (che è sempre un bene citare, recuperatevi Stalker e Solaris se potete, magari anche con la versione di Soderbergh con Clooney, che è caruccia) 
A livello amatoriale-frugale infine, qualcuno, magari un po' complessato e timido verso le cose più osè, può trovare con questa extended-strappamutande-director's cut, la giustificazione morale giusta per prendere un film pieno di scene di sesso che però è anche un film d'autore.
Insomma, questo film è atteso, per un motivo o per l'altro.
Ma bando alle polemiche. Anzi, in attesa di più scene con il grande Shia La Beouf mezzo nudo come promesso dalla versione estesa, ecco cosa vi regalo. Fresco fresco, nuovo nuovo.


Con barba rende di più per me, potrebbe essere credibile per un terzo allestimento di 300, quasi.
Ma alla fine cosa penso io di Nymphomaniac di Lars Von Trier? Conosco il buon Lars da tempo. Stupendo L'elemento del crimine, un noir plumbeo e cattivo. Bellissimo il meta-cinematografico Epidemic. Ho amati tantissimo The Kingdom -Il regno, una serie tv molto lynchana (in realtà due, pure copiate dagli americani, male) su un ospedale pieno di fantasmi, davvero una chicca da recuperare, ne parleremo in un post a se stante forse. Le Onde del destino è un film molto intenso, ma per me troppo "nero" al punto che quasi mi disaffeziono della (bravissima) protagonista. Idioti non mi è piaciuto, capisco l'idea eversiva della pellicola, la storia del Dogma 95 (di questa corrente mi è piaciuto molto invece Festern di Vinterberg), ma l'ho trovato pesantuccio.  Dancing in the Dark è un musical ipnotico, struggente, forse è il film di Von Trier che mi piace di più, quello che riguardo più spesso e volentieri, piango sempre quando sento il brano "I've seen it all", cantato dalla protagonista, Bjork, che sta per diventare cieca. Dogville non mi è piaciuto come volevo, ma dovrei rivederlo. Antichrist non lo ho ancora capito (mi attira e respinge)  e Melancholia bello. Ecco un po' in ordine sparso e incompleto cosa penso quindi del cinema di Von Trier. Grande forza nel rappresentare gli aspetti più oscuri dell'animo umano, spesso sentita ferocia nell'interpretare il gioco delle parti dei forti contro i deboli, un'idea della donna spesso vittima del mondo. I suoi film in genere non mi lasciano indifferente anche se magari a prima vista non mi soddisfano, come non mi ha soddisfatto il Nymphomaniac cinematografico. Strepitosa Stacy Martin, "stellare" Stellan Skarsgard, bravissimo Jamie Bell (l'ho detto che da Billy Elliot è uno dei miei attori preferiti?). Dafoe, Slater e Uma Thurman meno incisivi di quanto volevo. LaBeouf funziona o, almeno, è perfetto per la parte. La Gainsburg, probabilmente nuova musa di Von Trier è sempre piuttosto originale. Ora, se gli attori sono in effetti bravi e pure ben diretti, il film non colpisce troppo. Troppo schematico-didascalico, troppo ripetitivo, molto (in negativo) autocitazionista (la più evidente è una scena topica trasportata di peso da Antichrist).  Sembra davvero che il regista voglia pedissequamente ricreare una scaletta di video tematici presente un qualsiasi sito "di genere". E non gli riesce bene, tutto è troppo meccanico, con la struttura (vecchia) di disadorni e scollegati film ad episodi, poco divertente. Speriamo che il divertimento venga fuori dalla versione estesa... Intrigante invece come spesso le parole risultino sulla pellicola molto più sensuali degli amplessi. Il film ha comunque dei meriti in questa prospettiva, parla e fa vedere del sesso ma funziona quasi di più quando il sesso non c'è, anche grazie al personaggio di Skarsgard.  Ecco, io spero davvero che non si sia solo sesso nella versione estesa, che io non ho ancora visto, ma che sia presente il collante giusto, quello narrativo, per assemblare un puzzle a cui mancano svariati pezzi per incidere a dovere o anche solo avere una forma più armonica. L'idea di trattare un tema come la nimfomania è interessante, così come la prospettiva di trattarlo effettivamente come una malattia, con la psicanalisi, ben gestita, che ne segue. Ma il sesso è anche un bel biglietto da visita su cui qui si è speculato molto, troppo. Certo, se servirà a finanziare future opere del regista non è che sia un male. Ma, senza finte ipocrisie e solo a sensazione, quanti guardano queste pellicole al dì là della umanissima, terrena, pulsione di vedere un sacco di patata? Magari rompendosi le palle per i dialoghi e andando solo sulle scene di sesso con pornoattori "original"?

Come sarà quindi la pellicola finale? Se ci piacerà, ve lo faremo sapere.
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