domenica 4 maggio 2014

Psycho Pass

Stai calmo e fumati una paglia

Il futuro è un brutto posto. Più brutto del solito per lo meno. Piove sempre a dirotto, la gente in strada non ti calcola, integrarsi nella società è un caos in quanto un computer decide per te, fin da piccolo, che cosa dovrai fare da grande. Il maxi cervellone si chiama Sybil System ed è per lo più roba da alchimisti marziani. Attraverso degli innesti sottocutanei che inviano segnali al Sybil, ogni persona viene giudicata in tempo reale secondo un coefficiente di criminalità. Un coefficiente che può variare nel caso che si delinqua o anche solo se si subisce una violenza, ma che ha un effetto immediato, far suonare i campanelli d'allarme al Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Oltre un certo livello si viene considerati quali criminali latenti e prontamente si è rinchiusi a vita un un maxi centro di cura-controllo con pareti imbottite a prova di matto e pilloline rosse da ingerire. Se il livello è invece molto alto le pistole dei membri del Dipartimento, le tecnologiche Dominator, non si limiteranno a sedarvi per poi internarvi. 

Il Sybil potrebbe anche emettere una sentenza di morte e le vostre budella potrebbero andare ad imbrattare i muri di una metro perché siete stati trovati troppo incazzati mentre cercavate di superare il livello 35 di Candy Crash. Bisogna quindi stare calmi, tenere un profilo basso, fare bel viso a cattivo gioco. E a non far salire troppo la tensione perfino i poliziotti cercano di dare una mano, presentandosi camuffati in buffi ologrammi superdeformed a birillo e con la testa a palla sorridente. Ma non basta a volte, così la gente cerca di sfogarsi on-line, inventandosi una vita fittizia vituale e affidandosi a cose come l'oroscopo per tenere alto il livello di gio-gioia. Pure fare il poliziotto è comunque complicato. Il dipartimento dispone come membri operativi di ispettori ed esecutori, i primi comandanti sul campo e i secondi come braccio armato. Gli esecutori sono pescati direttamente tra i criminali latenti, compiono le loro missioni all'aperto sfogando il loro istinto assassino per poi tornare a vivere nell'ospedale di cui sopra. Gli ispettori sovrintendono e un solo colpo non viene esploso se non direttamenre autorizzato dal Sybil, ma tra tanta vita deviata e situazioni al limite cui vanno incontro, nonostante un costante controllo medico di profilassi e tante pastiglie colorate, perfino gli ispettori potrebbero trovarsi con un tasso di criminalità latente alto e potrebbero di punto in bianco essere internati.

Tutti felici? Non proprio. Certo che servirebbe proprio avere la conferma che valga la candela tutto questo controllo. Ma non depone a favore del perfetto sistema Sybil il fatto che ci siano in giro persone che hanno mire rivoluzionarie e non vengono rilevate dal sistema.
Plumbeo, cupissimo, dal ritmo incalzante e dalla trama ben articolata. Psycho Pass è una bella sorpresa per chi pensava di imbattersi nella verbosità di "Ghost in the Shell", altra celebre produzione del premiato studio Production I.G. La storia ha convinto tanto che sono in produzione una seconda serie animata, che dovrebbe partire intorno a settembre, e un film cinematografico. Da fruitore dell'intera serie sono grato di questa scelta in quanto con il tempo mi sono riuscito ad appassionare, cosa rara, alle storie di quasi tutti i personaggi principali. Nonostante le premesse e chara ben riconoscibili e piuttosto classici, la squadra di poliziotti di Psycho Pass evolve letteralmente di puntata in puntata, regalando anche discreti colpi di scena nell'intessitura dei rapporti interpersonali.

Personaggi “sbarbati” diverranno adulti, personaggi cupi si incupiranno ancora di più ma si dimostreranno incredibilmente umani; ogni membro, anche delle seconde file, avrà il giusto tempo in scena e potrà narrare la sua storia. Non da meno è il “cattivo” della serie, un personaggio spietato ma necessario, un specie di Guy Fawkes dall'indubbio carisma per il quale in più occasioni ci troveremo a tifare al quale su contrappone una società per la quale da subito nutrirete forti dubbi. Ma la vera chicca è il concept della serie, frutto dello stesso autore di un'opera importante e revisionistica come "Puella Magi Madoka Magika". L'autore pesca dal migliore Dick (Minority Report, Blade Runner) e fa qualcosa che apparentemente è in controtendenza con il genere fantascientifico (ma è prerogativa dei suoi migliori narratori), crea un mondo e ce lo spiega punto per punto, tenendoci per mano, facendoci davvero coinvolgere nell'apprendimento in una serie di procedure, oggetti e macchinari a prima vista piuttosto complessi. A tutto questo si aggiunge un imponente e interessante studio para-sociologico sul comportamento umano, originale e ben gestito, che porta in scena reali devianze umane e situazioni come il mobbing e lo stalking, bene articolate e descritte. E non c'è un solo buco narrativo, il lavoro è a prova di bomba. Similmente a "Ghost in the Shell" la serie viene divisa in storie che durano anche più puntate rappresentative di effettivi casi, autoconclusivi, del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

Se l'impianto narrativo è quindi bello e solido, l'anime non è da meno dal punto di vista grafico. Un chara che si impreziosisce mano a mano e risulta sempre indovinato, tanto nella rappresentazione grafica dei personaggi che per il loro vestiario, curato anche solo nella scelta degli abbigliamenti e gadget vari dei nostri poliziotti. Oggetti tecnologici come le Dominator, realizzate ibride tra grafica 2d e 3d sono belle a vedersi, imponenti e cattive, c'è tutto un credibile parco macchine, tutte le strutture, dai palazzi alle strade, passando per fogne e industrie hanno un loro fascino e funzionalità. L'animazione punta molto sul realismo, la storia segue i tempi di un crime alla C.S.I. permettendo una fruizione piacevole anche a chi non è strettamente amante dei cartoni animati, l'accompagnamento sonoro è solido e spettacolare come potremmo aspettarci.

Dynit dopo averci offerto la serie in simulcast sul canale Popcorn Tv, e dopo aver trasmesso la serie il giovedì sera su Rai 4, ci propone in home video la serie in due eleganti box, il cui primo volume è uscito da poco, dalla qualità tecnica eccelsa, accompagnati ognuno con un cd della colonna sonora e un piccolo libretto con i bozzetti del personaggi. Un acquisto che vi invito a fare senza alcuna riserva nell'attesa dei prossimi episodi della stagione 2, che speriamo giunga presto anch'essa sui nostri lidi. 
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