giovedì 7 febbraio 2013

Star Trek – into the darkness


Il primo spettatore...

Si chiama Daniel Craft ed è co-fondatore del New York Asian Film Festival. È un fan di Star Trek. Un ricovero d'urgenza non gli permette di vedere l'anteprima dell'ultima pellicola di J.J. Abrams, pochi minuti che gli americani possono visionare in anteprima andando a vedere Lo Hobbit. Daniel è gravemente malato ed esprime un desiderio: gli piacerebbe vedere l'ultimo Star Trek non appena sarà nelle sale, ma difficilmente vivrà così a lungo.  Il sito Reddit, noto in America ma sfigato in Italia, riporta la notizia che in breve viene diffusa da tutta la rete fino a giungere alle orecchie di J.J.Abrams. Fogli di autorizzazione e divieti di divulgazioni infiniti, un giorno di riposo per prepararsi e Daniel vede in anteprima il montaggio preliminare del film, arrivato a casa sua in dvd, secondo quanto riporta Hollywood Report. Poi, in uno dei primi giorni di gennaio, Daniel Craft, 41 anni, chiude gli occhi. Leggo la notizia a inizio gennaio su vari siti, vorrei scrivere quanto prima un post in merito ma non riesco a trovare le parole giuste, il tono adatto. È un po' che scrivo e cancello queste righe. Sento di farlo perché questo è un sito che parla agli appassionati di film e fumetti, persone che credo possano comprendere la forza delle piccole cose, delle piccole passioni, di alleviare i momenti più grigi della vita. Le chiamano perdite di tempo, ma a volte non c'è davvero nient'altro per dare pace al cervello nei brutti momenti, almeno un paio di minuti al giorno, da quella che dovrebbe essere la realtà. E allora una passione può anche diventare una medicina, un piccolo placebo per l'anima, quanto meno. Spero davvero che Daniel Craft si sia divertito quella sera e sia stato felice e assistito dai suoi cari negli ultimi momenti della sua vita. Vorrei chiudere con il classico saluto vulcaniano, in onore a questo sfortunato fan, ma davvero non ce la faccio. 
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