sabato 22 dicembre 2012

World War Z – la guerra mondiale degli zombie



Sì, ci piacciono gli zombie. Dedichiamo annualmente una buona parte del nostro tempo e budget agli zombie, tra Resident Evil, Walking Dead e opere che non riguardano zombie in senso stretto, ma ci si avvicinano comunque, come Crossed o la serie Dead Space o gli “zombie” di Call of Duty. Che striscino anchilosati o corrano come velocisti, gli zombie piacciono a un sacco di persone e ormai sono diventati un vero brand. Ho ancora da poco i ricordi del libro Orgoglio e Pregiudizio Zombie, dello stesso autore di Abramo Lincoln la leggenda del cacciatore di vampiri (ma non ne ho ancora parlato? Possibile? È comunque una divertente trashata...), che ora mi si propone il nuovo blockbuster hollywoodiano con la star Brad Pitt (molla la pazza e torna a fare l'attore serio!), trasposizione di un fortunatissimo romanzo. che ovviamente da noi è stata distribuito poco e male.
La guerra mondiale zombie, uscito nel 2006 è la seconda opera di quel mattacchione di Max Brooks, che ha esordito in libreria nel 2003 con il simpatico “Manuale per sopravvivere agli zombie”, un vademecum ironico per sopravvivere a un'ecatombe zombie, che mi ha ricordato in più punti il mitico “Benvenuti a Zombieville”, pellicola imprescindibile per ogni zombie-fan, con il migliore Woody Harrelson di sempre.
World War Z parla di un conflitto su scala mondiale tra uomini e zombie, dove gli zombie sono esseri estremamente evoluti, per molti aspetti simili ai mutati di Io sono leggenda, capaci di combinare strategie di massa. In sintesi, carri armati e marines incacchiati con mitragliatori vulcan contro zombie che paiono dei dannati velociraptor, organizzati come un compatto esercito di formiche incazzato, in grado di spostarsi in scame come un unico corpo o “blob”. Terrificanti. Tutti a Hollywood vogliono la storia, si sente profumo di incassi solo a leggerne tre righe, la spunta Brad Pitt, cacciandoci i soldi di suo insieme all'amico Di Caprio. Viene chiamato a sceneggiare un nome già letto in queste pagine, il mitico J.M.Staczynski (ne abbiamo parlato per il suo ciclo di Supreme Power, ma dovremmo parlarne anche in merito a storiche sue run in Spiderman, Thor, Rising powers, Twelve, Midnight nation e per una montagna di altra ottima roba, come la sceneggiatura del film Changeling di Clint Eastwood ), alla regia si chiama Mark Forster ( una tremenda pippa... dopo Monster's Ball, noto per lo più per il nudo di Halle Berry, confeziona il palloso Neverland, il soporifiero Cacciatore di Aquiloni e quasi distrugge Bond nel troppo complesso e cerebrale Quantum of Solace. Di recente, The Machine Gun Preacher, che al di là del titolo figherrimo che richiama suggestioni tarantiniane in affreschi miikiani è una palla... una tremenda e rotolante palla... insomma, deve essere un amico di squash di Brad Pitt). Insomma, se ne parla dal 2006, ora è quasi pronto. A giudicare dal trailer che lasciamo in calce è pure bello fico. Aspettiamo spasmodicamente di poterlo vedere su grande schermo.





Fico vero? 
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