venerdì 28 dicembre 2012

Sine Mora



Mahiro Maeda, capo carismatico di Gonzo e uno dei più apprezzati designer giapponesi. Ha concepito lui lo splendido 3d di Blue Submarine n.6, ha diretto Last Exile e Il Conte di Montecristo. Un genio. Oggi la sua arte viene incontro a un genere videoludico decaduto, quello di Defender, portando una bella iniezione di innovazione e attualizzazione. 
In un mondo distopico razze zoomorfe combattono una guerra di lungo corso. Tali specie hanno il dono di poter manipolare il tempo e pertanto è il tempo la loro stessa ricchezza. Scontri furibondi contro creature biomeccaniche vengono quindi affrontati in piccole bare-abitacoli in cui vengono stivati in modo infinito milioni e milioni di proiettili. Arrivare alla fine di un capitolo del gioco è tutta questione del suddetto tempo: venendo colpiti verranno tolti dei secondi, colpendo si potrà ricavare tempo extra da spendersi in armi più grosse e nella capacità di riavvolgere momentaneamente, fino a fermare, le lancette dell'orologio. Sembra complicato, ma alla fine non lo è troppo.
Grasshopper Manufacture e Digital Reality per soli 9.99 sul PSN (ma è presente già da tempo sul XBL) sia per ps3 che per Vita, compiono la letterale resurrezione di un genere, quello degli sparatutto a scorrimento.
Una volta le sale erano piene di questo genere di giochi. Certo, gli sparatutto verticali hanno sempre dominato, ma anche gli orizzontali avevano la loro bella fetta di pubblico. Si andava da R-type della Irem a Thunderforce IV per quanto riguardava la fantascienza, al mio genere preferito, il bellico pseudorealistico con il mitico Area 88, basato sul fumetto e anime dei mercenari dell'aria, in cui aerei realistici si scontravano tra i cieli o si lanciavano in raid contro fortezze terrestri, portaaerei e tra conuculi dei canyon. Una figata. E con Sine Mora siamo di nuovo in un simile esaltante scenario.
Sine Mora è uno sparatutto orizzontale di connotazione “bullet hell”, ossia un sottogenere, noto per lo più in Giappone, in cui lo schermo viene letteralmente invaso da un numero sproporzionato di proiettili e dove la difficoltà è calibrata tra l'impossibile e l'illogico. Grazie a Dio esiste anche una modalità storia decisamente più semplice e abbordabile, forse non altrettanto appagante, ma decisamente moooolto divertente. La colonna sonora è meravigliosa, la trama e i characters che la costellano sono ultracool, la grafica bruta è quanto di più bello si sia mai visto per questo tipo di produzioni. Considerando la difficoltà di reperire al giorno d'oggi tale tipologia di giochi, è una vera manna che esista una tale offerta vidoeludica. Da comprare subito e senza riserve. Se vi cruciate per lo spazio che occupa su disco, siamo intorno ai 900 mb. Se volete un assaggio, andate sul psn e scaricate la demo. Ideale per saggiare quanto siete davvero duri nelle prove di riflessi, ideale per essere travolti in un mondo alternativo vivo e palpitante, soggetto a costanti esplosioni di colori. Difficile, dannatamente difficile. 
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento